Negli ultimi anni, in Puglia, il turismo sta abbracciando importanti novità. Tra queste c’è l’oleoturismo, che Vanni Sansonetti, assessore alle Attività produttive del comune di Castellana Grotte e vice-presidente dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”, definisce “un naturale sviluppo dei territori”. Dopo l’emanazione del decreto del governo, entrato in vigore il 15 febbraio 2022 e finalizzato a esplicare le linee guida per l’oleoturismo, si attende il decreto attuativo della Regione Puglia.

«Oggi il turista è alla continua ricerca di esperienze – esordisce Sansonetti – che rendano unica la sua permanenza in un determinato luogo».

Una terra come quella pugliese ha molto da offrire in questi termini. Le visite nei frantoi rappresentano un’opportunità splendida di trasferimento di conoscenze in merito ai prodotti locali.

«Tramite un protocollo d’intesa con la Regione, di recente sottoscrizione, siamo a lavoro per la creazione di una cornice giuridica fondamentale – prosegue Sansonetti – per cui c’è un dialogo aperto e costante».

L’approccio di Vanni Sansonetti guarda anche al contesto in cui è possibile lo sviluppo dell’oleoturismo. Quest’ultimo non può prescindere, infatti, dalla volontà di musei, oleoteche, frantoi, attività legate al food e alla ristorazione, che dovrebbero adottare un atteggiamento di apertura alla novità.

«Il coinvolgimento di più soggetti attivi sul territorio in diversi settori rappresenta un terreno fertile – conclude Sansonetti – su cui l’oleoturismo poggia le proprie fondamenta».

Le fondamenta che partono dalla consapevolezza.

La stessa che l’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” s’impegna a trasferire attraverso incontri informativi su un tema così attuale.